Indennità di maternità per gravidanza a rischio

26 Maggio 2023
in-evidenza

In caso di gravidanza a rischio, viene riconosciuta l’indennità di maternità dal momento dell’insorgenza dello stato di rischio, per tutta la sua durata e comunque fino a due mesi prima del parto.

Questa tutela viene ad aggiungersi all’indennità di maternità ordinaria, già prevista per i due mesi antecedenti ed i tre mesi successivi al parto.

E’ quanto stabilito dal decreto legislativo n. 105/2022 che ha modificato l’art. 70, comma 1, del Decreto Legislativo n. 151 del 2001, introducendo questa forma di tutela per le libere professioniste iscritte alle Casse di Previdenza. La norma si applica ai periodi di gravidanza a rischio in corso al 13 agosto 2022 (data di entrata in vigore del D.Lgs 105/2022) o successivi a tale data.

Sull’applicazione di tale disposizione, l’Enpav ha dovuto attendere i chiarimenti richiesti al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulle modalità di calcolo della nuova indennità.

Il Consiglio di Amministrazione di Enpav, nella seduta del 28 aprile 2023, ha quindi recepito la nuova disposizione.

 

Requisiti

L’indennità di gravidanza a rischio può essere richiesta in ogni momento, nel caso in cui insorgano gravi complicanze della gravidanza o ricorrano preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza. Lo stato di rischio e le date di inizio e di termine del periodo di gravidanza a rischio devono essere attestati con certificato medico della ASL competente.

In caso di prolungamento dello stato di rischio per la stessa gravidanza, la professionista potrà integrare la domanda di indennità di maternità a rischio già presentata.

 

Modalità di richiesta

A breve, il modello di domanda dell’indennità di maternità disponibile nell’Area Riservata consentirà di richiedere anche l’indennità per gravidanza a rischio.

Per ora, le libere professioniste che si trovano in uno stato di gravidanza a rischio, devono presentare la domanda di maternità on line e in aggiunta possono fare richiesta dell’indennità a rischio trasmettendo all’Enpav la documentazione medica della ASL attestante lo stato di rischio e la sua durata (data di inizio e data di fine).

Il calcolo dell’indennità per il periodo di gravidanza a rischio è lo stesso utilizzato per il calcolo della maternità ordinaria.

 

 


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