Indennità di maternità

2 Luglio 2013
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Nessuna lingua può esprimere il potere, la bellezza, l’eroismo dell’amore materno.”

Cos’è l’Indennità di Maternità?

L'Indennità di Maternità è una somma che spetta alle libere professioniste iscritte Enpav per i due mesi antecedenti e i tre mesi successivi il parto e inoltre nei casi di adozione/ affidamento preadottivo (per 5 mesi) e di affidamento provvisorio (per tre mesi).


Chi può richiedere l’Indennità di Maternità?

Le iscritte Enpav che contemporaneamente:

  • non abbiano diritto ad usufruire di Indennità di Maternità da altri Enti di previdenza
  • si trovino in una delle tre seguenti condizioni:
    • stiano per partorire o abbiano partorito
    • stiano per adottare o abbiano adottato
    • abbiano subito un aborto spontaneo o terapeutico

L’Indennità è riconosciuta al padre Medico Veterinario libero professionista esclusivamente, in alternativa alla madre che ne avrebbe diritto, se si è in uno dei seguenti casi:

  • morte o grave infermità della madre
  • abbandono o affidamento esclusivo del bambino al padre
  • adozione e affidamento (se non è stata richiesta dalla madre libera professionista)


Come si richiede l’Indennità di Maternità?

La presentazione della domanda deve essere fatta esclusivamente online accedendo alla propria area riservata iscritti, rispettando i seguenti termini:

  • In caso di nascita: dalla conclusione del 6° mese di gravidanza ed entro il termine perentorio di 180 giorni dal parto
  • In caso di adozione/affidamento preadottivo e affidamento provvisorio: entro i 180 giorni dall'ingresso del bambino nella famiglia
  • In caso di aborto: entro i 180 giorni dalla data dell'interruzione della gravidanza

NOTA. In caso di mancato invio nei termini, si perde diritto all’Indennità.


A quanto ammonta l’Indennità di Maternità?

L’Indennità di Maternità è pari all'80% dei cinque dodicesimi del reddito professionale da lavoro autonomo percepito nel secondo anno precedente a quello dell'evento (cioè della nascita, adozione/affidamento preadottivo o affidamento provvisorio, aborto). 

L’Indennità di Maternità viene liquidata dopo la nascita del bambino. 

Per le Veterinarie Specialiste Ambulatoriali con contratto a tempo indeterminato l’Indennità di Maternità Enpav è corrisposta per 6 settimane e per le restanti 14 il trattamento economico di maternità viene erogato dal Datore di lavoro: in totale, la tutela della maternità resta quindi assicurata per il periodo di 5 mesi (20 settimane).

Le Veterinarie Specialiste Ambulatoriali con contratto a tempo determinato, ricevono l’Indennità di Maternità dall’Enpav per intero (5 mesi).

Per la nascita, l’adozione e l’affidamento, l'indennità di maternità è riconosciuta alle iscritte Enpav, per ulteriori tre mesi aggiuntivi alle 5 mensilità previste, a condizione che nell'anno precedente l’inizio del periodo di maternità, il reddito complessivo fiscalmente dichiarato sia stato inferiore al tetto reddituale, stabilito per legge e adeguato annualmente, per il 2024 pari a € 9.280,22.

 
È garantito un trattamento minimo per l’Indennità di Maternità?

Sì. Per l'anno 2024 l'Indennità minima garantita è pari a € 5.914,48 lordi.

In caso di aborto tra il 3° ed il 6° mese di gravidanza l'Indennità è pari a 1/5 della complessiva. Dopo il 6° mese di gravidanza l'Indennità spetta in misura intera.

 

È previsto un importo massimo per l’Indennità di Maternità? 

La legge 15/10/2003 n. 289 ha fissato un importo massimo erogabile. Per l’anno 2024 tale importo è pari a € 29.572,40.

 
Sono previste agevolazioni fiscali?

Sì. È possibile richiedere agevolazioni fiscali nei casi in cui si aderisca al regime fiscale agevolato o forfettario.

Per accedere alle agevolazioni, è necessario compilare la sezione dedicata della domanda di maternità.

 

E' prevista un'indennità aggiuntiva in caso di gravidanza a rischio?

 In caso di gravidanza a rischio, è prevista la copertura del periodo di maternità a partire dalla data di insorgenza dello stato di rischio e per tutta la sua durata, fino a due mesi prima del parto.

Questa tutela si aggiunge all’indennità di maternità ordinaria, già prevista per i due mesi antecedenti ed i tre mesi successivi al parto. 

 

Quali sono i requisiti?

L’indennità di gravidanza a rischio viene riconosciuta nel caso in cui insorgano gravi complicanze della gravidanza o ricorrano preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza.

Lo stato di rischio e le date di inizio e di termine del periodo di gravidanza a rischio devono essere attestati con certificato medico della ASL competente.

 

Come si richiede l’indennità di maternità a rischio?

La presentazione della domanda deve essere fatta esclusivamente online, nella propria area riservata iscritti, accedendo alla domanda di maternità ordinaria e compilando al suo interno il form dedicato alla maternità a rischio. 

Alla domanda deve essere allegata la documentazione medica della ASL attestante lo stato di rischio con indicazione della sua durata (data di inizio e data di fine).

In caso di prolungamento dello stato di rischio per la stessa gravidanza, la professionista potrà integrare la domanda di indennità di maternità a rischio già presentata.

L’indennità per i periodi di gravidanza a rischio viene liquidata insieme all’indennità di maternità ordinaria, ossia dopo la nascita ed è calcolata in base al reddito prodotto due anni prima della nascita del figlio.

 

È prevista un’Indennità per maternità a rischio anche con la Polizza Sanitaria?

In aggiunta alla maternità a rischio riconosciuta dall’Enpav, le Iscritte professionalmente attive possono richiedere alla Compagnia assicurativa un’indennità in caso di gravi complicanze della gestazione o precedenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dalla gravidanza.

È necessario che la richiedente sia in possesso del codice di esenzione M50 (ed eventuali successive riclassificazioni) rilasciato da un medico ginecologo operante presso strutture ASL.

La domanda deve essere presentata nella propria Area Clienti di www.generali.it.

L’indennità viene riconosciuta a partire dalla data di attribuzione del codice M50 (o analoghi) fino al termine del settimo mese di gravidanza, per un massimo di 5 mesi.

L’importo liquidato è pari a 650 euro al mese e la liquidazione avviene per il 50% al termine del 5° mese di gravidanza e per il restante 50% al termine del 7° mese di gravidanza.

Se viene presentata domanda di “indennità per maternità a rischio” anche alla Compagnia assicurativa, l’importo che verrà liquidato dall’Enpav per il periodo di rischio integra la differenza rispetto all’importo già ricevuto dalla Compagnia assicurativa per la relativa garanzia.

 


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